Non sempre le carte dei vini colpiscono per varietà e coraggio, ma quando accade mi rimane difficile resistere alla tentazione di provare qualcosa di più temerario. È accaduto al Ristorante al Metrò di San Salvo Marina (Ch) ed il vino in questione è il Riesling 2014, prodotto “di base” di Pierre Frick.
Questo storico Domaine alsaziano è noto per essere uno dei precursori dei metodi biologici (dal 1970) e biodinamici (dal 1981) applicati alla viticoltura. Le pratiche in cantina sono di stampo non interventista: la fermentazione avviene solo grazie ai lieviti indigeni e senza controllo della temperatura (in inverno si arresta) e i vini vengono filtrati solo prima dell’imbottigliamento. In particolare, questo Riesling è maturato circa nove mesi su fecce fini in grandi e vecchie botti di rovere.
La degustazione è sorprendente: il primo impatto olfattivo non è immediatamente piacevole, ma il vino si apre gradualmente verso sentori di fiori d’arancia e agrumi, mela, pesca. In bocca ha un’entrata di notevole acidità che lascia il posto ad una sapidità spiccata. È un vino verticale e dalla grande persistenza, non convenzionale, forse non per tutti i palati.
Il sommelier ci ha consigliato un abbinamento con una ricciola arrosto con erbe e salsa agrodolce. Perfetto.
I vini di Pierre Frick, ma non questo riesling, sono venduti su Tannico.